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Risposte alla lettera di Melania Daolio

Lettere al giornale

16/03/2024

La lettera di Melania Daolio pubblicata alcuni giorni fa ha avuto un grande riscontro da parte dei nostri lettori. 
Sulla nostra pagina Facebook le interazioni sono state tantissime e così i commenti, ma sono arrivate anche mail alla nostra redazione. Le abbiamo raccolte per pubblicarle insieme. 

 

13/03/2024 

Buonasera, 
Sono un frequentatore assiduo di Cortina dal 1968, quando ero ancora bambino, soprattutto in inverno, ma negli ultimi decenni anche d'estate. Ho quindi seguito tutto l'evolversi del paese in oltre mezzo secolo, vivendo di persona la vita di Cortina, con ultima frequenza solo qualche settimana fa.

Ho letto attentamente la lettera di Melania Daolio e bisogna dire che non fa un grinza. Rispecchia l'assai decadente stato attuale del paese e delle infrastrutture ad esso collegate, in primis le vie di accesso, del tutto insufficienti anche senza la prospettiva delle Olimpiadi e con il passaggio di enormi ed inquinanti tir che percorrono quella strada per risparmiare tempo e denaro autostradale (ma perché non vietarne il passaggio?)  Anche gli alberghi, ormai vetusti e decadenti nonostante qualche parziale cantiere in corso, sono un penoso biglietto da visita, assieme a molte case che esteticamente (e non solo) sono impresentabili. 

Lasciamo da parte in discorso della pista di bob che mi auguro riescano a completare, almeno per rispetto dei cortinesi che si son visti abbattere uno dei più bei boschi a ridosso del paese che era una meraviglia attraversare a piedi. È tutto il resto che è in enorme ritardo a 700 giorni dall'inizio delle Olimpiadi. Come spesso (se non sempre) accade in Italia in occasione di eventi di spessore mondiale, sono stati fatti passare 1700 giorni dal momento dell'assegnazione delle Olimpiadi Milano-Cortina senza che si siano fatte cose concrete se non poche e del tutto insufficienti.
Io sono innamorato di cortina e della sua unica, incomparabile valle e mi piange il cuore vederne la decadenza.  Spero che si riesca, almeno in parte, a renderla "presentabile " per un evento di tale importanza mondiale. 

Carlo Sembenini 


13/03/2024 

Buonasera.
Abito a Longarone quindi sulla strada che dal resto d'Italia porta a Cortina; sinceramente è da tempo che mi chiedo come si possano svolgere le Olimpiadi a Cortina, visto che già ora le strade verso la pianura sono intasate senza nessun evento. Mi chiedo: cosa ci sarà quando si svolgeranno i giochi olimpici, non riesco neanche a immaginarlo. 

Ragazzi, non possiamo permetterci un evento così grande con le strade degli anni 50. Se non mi credete venite a Longarone la domenica sul tardo pomeriggio e vi renderete conto della realtà.

Ciao ciao Valentina 


14/03/2024 

Oggetto: Lettera di Melania Daolio
 
Buongiorno, vorrei sapere come poter sostenere il punto di vista ampiamente descritto e ragionevolmente motivato nella lettera in oggetto, per dare risonanza fattiva alle questioni riguardanti le Olimpiadi 2026 di Cortina, che rischiano di compromettere irrimediabilmente il già precario equilibrio, in cui insiste la Perla delle Dolomiti. 

Cordialità. 

Enrico Previatello - Padova


14/03/2024

Buongiorno a tutti,  
sono 40 anni che vengo a Cortina, la Perla delle Dolomiti dove prendevo sempre una casa per la stagione. Purtroppo nulla è cambiato nel tempo, solo l’aumento dei prezzi e dei  pendolari del weekend, dei camion e del traffico. Per il resto direi che gli amici di Cortina stanno scomparendo e come qua a Venezia dove vivo succede che:
 
- impossibile x i giovani trovare casa;
- impossibile fare i parcheggi e diminuire il traffico in quanto anche i ricchi turisti cafoni devono sfoggiare le loro potenti autovetture per andare a far finta di sciare ai piedi di El caminetto;
- impossibile educare la gente
- ora con le Olimpiadi sono arrivati i soldi e con loro i politici a far cassa.
 
Conclusioni: bisognerà aspettare la fine delle Olimpiadi per tornare alla normalità, poi tutti i nuovi impianti saranno abbandonati a se stessi (vedi Torino). Nel frattempo qualcuno avrà fatto il pieno di soldi e la Perla delle Dolomiti ritroverà la pace dal lunedì al venerdì .

Intanto gli albergatori avranno venduto le loro strutture ai russi o ai vari mafiosi mascherati o ai  fondi stranieri che faranno arrivare altre masse di turisti maleducati che inquineranno la nostra bella montagna. E tutto questo anche soprattutto grazie agli amministratori che non hanno saputo ribellarsi, in particolare allo scempio della costruzione di una pista di bob che nessuno di noi cittadini onesti capisce.

Cara Cortina, vista la mia età non ti vedrò più, sono ormai vecchio ma rimarrai sempre nel mio cuore e nei miei sogni di gioventù. 

Michele da Venezia


14/03/2024 

Risposta a Melania Daolio
 
Al di là di ogni schieramento politico sono d'accordo con Melania Daolio sulla "decadenza"di Cortina solo su questo per il resto non ho conoscenza.
Ho però fiducia sulla giunta,sul consiglio e sul presidente della regione Veneto on.Zaia per cui credo che le nostre critiche servano per migliorare.

Loredana Bardelli


14/03/2024

Le considerazioni della signora Melania Daolio sono assolutamente corrette. Gli amministratori che si sono avvicendati non sono mai stati all’altezza né come competenza né come phisique du role.
Mai fatto consorzio degli impianti, piscina, intrattenimento giovani, trasporti, blocco mezzi pesanti a Dobbiaco . 
Ma tutto questo è stranoto

Dr GMPolo


14/03/2024

Sono pienamente d'accordo. Abitanti di Cortina ribellatevi, è nel vostro interesse.

Roberto Lorenzi 


15/03/2024

Con profonda amarezza vedo quanto sta accadendo. Come sempre pochi decidono progetti e opere che non rispettano in alcun modo l’ambiente in nome di un progresso che calpesta alberi, boschi, la vita dei residenti, la loro quotidianità fatta del semplice vivere in armonia con l’ambiente che ci circonda.

Penso che queste scelte vadano anche contro lo spirito olimpico, ma questo governo si nutre di progetti faraonici, di spendere soldi che potrebbero essere usati per migliorare la vita in montagna salvaguardando innanzitutto boschi, fiumi, torrenti, prati. Oramai le Dolomiti - e non solo - sono divenute un grande parco giochi affollato da turisti che non guardano fiori, ruscelli, la maestosità delle rocce; persone che con scarpe da ballo e tacchi a spillo vanno a farsi un aperitivo in attesa della serata in discoteca. 

Quando posso vengo nei vostri posti; oramai in certe vallate ci sono più case che alberi, ferite bianche artefatte che tagliano i fianchi delle montagne come se la natura fosse un inutile prodotto a nostro uso, scambiamo pochi attimi di visibilità mediatica con la devastazione, anche se modesta.

Sono preoccupato per i miei nipoti e per i giorni futuri di tutti noi; non vedo come opporsi civilmente a questi personaggi che procedono per la loro strada. Sono vicino a tutte le donne, uomini, giovani e anziani che continueranno a passeggiare nei boschi e far sentire il proprio dissenso.

Buona giornata a tutti voi 

Callegari Maurizio fotografo